ideazione, supervisione e direzione artistica: Corrado d’Elia
con l'aiuto di: Valentina Capone
Fringe Festival: Alberto Oliva
organizzazione: Compagnia Corrado d'Elia / Teatro Libero di Milano
Oggi una riflessione sul Teatro non è scindibile da una riflessione sulla società tutta: Teatro e Società sono l’uno lo specchio dell’altra, e viceversa. Da questa riflessione parte l'ideazione di un festival dedicato alla regia teatrale.
Tre giornate di convegno e confronto sulla situazione del teatro di regia in Italia e all'estero, a partire dalla valorizzazione del patrimonio teatrale lombardo, concluse da un Fringe dedicato ai registi emergenti.
Punti di partenza sono state l'analisi e la valorizzazione delle realtà teatrali in Lombardia , rappresentate, tra i relatori del convegno da una cospicua presenza dei principali teatri regionali e delle maggiori scuole di teatro. La riflessione si è quindi estesa in considerazioni più ampie, di portata internazionale. Chiamare i più grandi artisti del Teatro unitamente ad alcuni dei più raffinati intellettuali in una sede prestigiosa come Palazzo Reale, nel cuore pulsante di una città importante per il teatro quale Milano, ha significato avviare un cammino che porti ad indagare le reali cause del declino attuale, della società e della nostra arte, per migliorare entrambe.
Il Festival della Regia vuole essere solo la prima tappa di un percorso più ampio, da proseguire nel corso del tempo con pari intensità e concentrazione, e una prima occasione di incontro e di fecondo scambio tra diversi operatori culturali di provenienza e formazione eterogenea, anche a livello europeo, e l’avvio di collaborazioni e rapporti destinati a consolidarsi negli anni. Il progetto si è quindi articolato in tre giornate di lavoro: tre giornate di convegno, discussione e confronto sulla regia e sulla situazione del teatro di regia in Italia e all'estero, le prime due presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale, la terza dedicata ad un vero e proprio Fringe Festival riservato ai registi emergenti, che ha avuto luogo presso lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano.
La partecipazione al Fringe è stata aperta, attraverso bando pubblico, a tutti quei giovani che hanno firmato le loro prime opere “definendosi registi” e a chi crede che la regia sia ancora una professione fondamentale del fare teatro.
Al Festival sono intervenute anche figure di spicco delle autorità competenti: Filippo del Corno (Assessore alla Cultura Comune di Milano), Novo Umberto Maerna (Vicepresidente e Assessore alla Cultura Provincia di Milano) e Carlo Fontana (Presidente A.G.I.S.).
Un obiettivo prefissato e raggiunto riguarda la riflessione avviata sul teatro italiano nel confronto con l'Europa, che ha permesso uno scambio e la creazione di collaborazioni e relazioni future. Ci sono stati inoltre approfondimenti critici sulle pratiche, le dinamiche e le estetiche del teatro di regia contemporaneo, con interventi di professori provenienti da diverse Università.
Ha ancora senso parlare di teatro di regia? Siamo di fronte al declino di un’istituzione novecentesca oppure la regia riesce a rigenerarsi nella contemporaneità?
Interventi di Andrée Ruth Shammah, Fabrizio Arcuri, Gianfranco De Bosio, Carmelo Rifici, Marco Baliani, Oliviero Ponte di Pino, Anna Bandettini, Annamaria Cascetta (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), e di Renzo Martinelli, Antonio Calenda, Mario Missiroli, Piero Maccarinelli, Marco Bernardi, Maria Grazia Gregori, Renato Palazzi.
Qual è oggi il rapporto tra il regista e il testo drammaturgico? Com' è cambiato negli ultimi anni il rapporto tra regia e drammaturgia? Che ruolo ha oggi la regia rispetto alla drammaturgia e alle nuove forme di scrittura scenica?
Interventi di Arturo Cirillo, Cesar Brie, Cristina Pezzoli, Gabriele Lavia, Cesare Lievi, Gerardo Guccini (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Sandro Avanzo, Enrico Groppali.
Ha ancora senso oggi parlare di rappresentazione o la dimensione performativa ha preso il sopravvento? Su quali nuove basi fondare il rapporto tra attore e regista? Qual è il ruolo dell'improvvisazione? Come ridefinire il luogo teatrale e di conseguenza l'evento spettacolare? Interventi di Roberto Latini, Armando Punzo, Michela Lucenti, Francesco Saponaro, Pietro Babina, Gabriele Vacis, Marco De Marinis (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Claudia Provvedini.
tenuta da Antonio Calbi (Direttore del Settore Spettacolo del Comune di Milano)
Cosa rimane dei grandi Maestri, delle grandi culture e delle prassi operative del teatro di regia del Novecento? Quali sono le figure, le esperienze e gli spettacoli storici di riferimento per i registi contemporanei? Chi sono i Maestri di oggi? Il doppio versante della pedagogia: il regista come punto di riferimento e maestro per l'attore; l'insegnamento dell'arte (o delle tecniche) della regia. Come insegnare oggi l'arte della regia, nuovi linguaggi e nuove metodologie di insegnamento.
Interventi di Marco Sciaccaluga, Marco Martinelli, Roberta Zanoli, Roberta Gandolfi, (Università degli Studi di Parma), Franco Ruffini(Università degli Studi-RomaTre).
La regia, la critica e lo sguardo dello spettatore di fronte alla frammentazione del pubblico e all'impatto delle nuove tecnologie digitali. Nuove forme di coinvolgimento, condivisione e partecipazione. Il ruolo (e la crisi) della critica: la parola ai registi. Su quali basi si può fondare un nuovo rapporto tra registi e critici? Interventi di Claudio Longhi, Andrea Liberovici, Jurij Ferrini, Andrea Porcheddu, Claudia Cannella, Giulio Baffi, e di Serena Sinigaglia, Licia Lanera, Andrea De Rosa, Andrea Bisicchia (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Magda Poli, Renzo Francabandera.
Siamo davvero pronti a un confronto con i più avanzati paesi europei in tema di spettacolo dal vivo? Le tante differenze al momento esistenti (gestione organizzativa, budget a disposizione, incidenza dell'intervento pubblico, modalità artistiche, durata delle cariche, maggior autonomia della direzione artistica) sono una caratteristica da salvaguardare o sono un limite per il teatro italiano? L'Europa e un'idea diversa di Teatri Stabili.
Interventi di Peter Iden (Germania), Oliviero Ponte di Pino, (Italia), Sergio Maifredi (Italia), Marcus Hagemann (ARS BALTICA), Fabio Banfo, Francesco Leschiera, Michele Ciardulli, Fabio Cherstich, Walter Le Moli (Italia), Cesare Lievi (Italia), Andrea De Rosa (Italia), Massimo Navone (Italia), Kriistina Reidolv (Estonia), Inga Koppel (Estonia).
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo scomparire della regia come “lettura critica” di un testo e tra le novità più interessanti della scena contemporanea troviamo più frequentemente il nome di un gruppo che quello di un singolo regista. I ruoli si mescolano e spesso le proposte si muovono sull'orizzonte di un’autorialità a tutto tondo tra regia, drammaturgia e arti visive. Si tratta di una tendenza transitoria o di un vero e proprio cambiamento? È la scomparsa o la metamorfosi di un ruolo chiave per il teatro del Novecento? Coordinatori Maddalena Giovannelli (Stratagemmi/Doppiozero), Martina Melandri (Krapp’s Last Post) e Francesca Serrazanetti (Stratagemmi). Interventi dei registi emergenti Ferdinando Ceriani, Elisabetta Carosio, Olmo Missaglia e Virginia Landi, Andrea Fagarazzi, Caroline Pagani, Ana Shametaj, Julia Borretti, Mirco Michelon, Maria Luisa Mello, Nicola Michele.
Se pensiamo alla proliferazione di premi e concorsi dedicati agli under 35, quella dei "giovani artisti" sembra essere un'etichetta di comodo. Nella realtà delle cose sono i soliti nomi ad andare avanti, mentre gli emergenti sono sollecitati alla creazione continua di studi, visioni, materiali. Che cosa deve cambiare, a livello di politiche e di critica, perché un giovane regista possa affermare la propria identità artistica, conciliando qualità e quantità della proposta? Coordinatori Roberto Rizzente (Hystrio), Vincenzo Sardelli (Paneacquaculture) e Damiano Pignedoli (Dramma.it). Interventi dei registi emergenti Filippo Frittelli, Carolina De La Calle Casanova, Michele Galasso, Carmen Giordano, I-Chen Zuffellato, Alessandra Serra Bernhardt, Fulvia Beatrice Romeo, Leonardo Lidi, Manuel Renga, Daniele Nuccetelli, Omar Nedjari.
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